è ciò che afferma Sandro Pertini, presidente della Repubblica Italiana dal settembre’78 al giugno dell’85.
In tale citazione, si fa riferimento alla Resistenza dei partigiani, di cui il presidente ha fatto parte. Il perché di questo riferimento è semplice: la Costituzione nasce di contro alla politica violenta e dittatoriale del fascismo alla quale i partigiani si sono ribellati.
La nostra Costituzione, allora, si fonda su una politica moderata e contraria alla guerra tranne in casi di legittima difesa, come si afferma nell’articolo 11:
Appare chiaro, dunque, che la Costituzione nasce per pacificare una nazione che nel periodo precedente era stata travolta dalla brutalità di una guerra terribile e per conferire quel carattere “democratico” ad uno stato che aveva scelto la democrazia per staccarsi definitivamente dalla politica dittatoriale del fascismo.
Sono passati ben 70 anni da quando I 556 membri dell’Assemblea Costituente completarono la stesura della carta costituente e da quando Enrico De Nicola, Presidente del Consiglio, pone la firma su di essa (27 Dicembre 1947), facendola entrare in vigore il 1° gennaio 1948.
La Costituzione, inoltre, è il simbolo di quel passo avanti che tutto l’Italia fece in seguito alla fine della seconda guerra mondiale. Il referendum del 2 Giugno ’46 sarà il primo in Italia a suffragio universale. Il voto alle donne e la loro successiva presenza nell’Assemblea Costituente (21 in tutto) rappresentano il simbolo di una mentalità più aperta degli italiani che trova il suo punto d’appoggio nella democrazia, di cui la nostra Costituzione rappresenta ne è l’emblema.
Una tale ricorrenza deve essere “onorata”. Per questa motivazione la Presidenza del Consiglio ha organizzato dodici eventi che avranno luogo in varie città italiane. In tali eventi la Costituzione verrà riportata e divulgata, in modo da creare un legame ancora più saldo e forte tra gli italiani e la loro Carta Costituzionale e per ribadirne l’importanza e il dovere che gli italiani hanno nel seguirla nel minimo dettaglio. Solo così è possibile mantenere la pace e la concordia nel paese.
La prima tappa è stata già svolta l’11 Settembre a Milano, nel Palazzo Reale a cui parteciparono i politici più importanti tra cui, ovviamente, anche il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Molti altri saranno gli incontri con la Costituzione stabiliti,di cui l’ultimo a Reggio Emilia.
Quello che il premio oscar Roberto Benigni vuole affermare è che milioni di vite furono spezzate per la libertà. Tale libertà è stata scritta, durante quei famosi diciotto mesi di lavoro dell’Assemblea Costituente, nei 139 articoli della Costituzione. Questa allora va rispettata, valorizzata in quanto perfetta per il popolo italiano. Tra le righe di quelle pagine c’è scritta tutta la storia d’Italia. Solo credendo nel suo valore e nella sua fondamentale importanza è possibile ottenere il vero scopo della Costituzione ovvero la pace, la libertà, la democrazia.